LORE

Prima del crollo

1993. Accadde d'un tratto, era inverno. Una cometa fendette il cielo notturno il 13 di Febbraio destando lo stupore della cittadinanza, ai profani risultò un fenomeno suggestivo mentre i meteorologi se ne domandarono le cause. Venne riconosciuta dalla comunità scientifica come 109P/Swift-Tuttle, appartenente alla famiglia cometaria di Halley. Nella metà del mese successivo una serie di terremoti colpì la zona est dello stato, gli epicentri erano vari e mai identificati con precisione: Dixon, Greenville, Leitchfield. La situazione rimase sotto controllo finché i sismografi non rilevarono una magnitudo superiore alla media. All'alba di maggio le scosse colpirono la fascia tra Louisville e Georgetown. I sostegni del campanile di Lexington cedettero crepando la cattedrale, si iniziò a diffondere la diceria secondo cui la serie di calamità fosse dovuta all'ingerenza di un castigo divino. Tuttavia il panico non tramortì soltanto i religiosi, un sottotono di terrore divenne percepibile persino tra le più alte sfere della società. I media diffusero notizie allarmanti, i fenomeni tellurici stavano piegando il mondo intero. Bereton C. Jones, l'allora governatore del Kentucky, trasmise un messaggio alla popolazione nel tentativo di calmare gli animi. Promise la risoluzione degli ingenti danni provocati dai terremoti, dichiarò di avere la situazione sotto controllo. Il presidente Clinton fece lo stesso.

Il declino 

1994. Effettivamente i terremoti scemarono, sebbene l'economia globale vertesse in una situazione di precarietà il capodanno venne festeggiato con un sospiro di sollievo. Nella primavera dell'anno seguente una nebbia ambigua impedì alla freschezza della bella stagione di pervadere gli animi di speranza. Era fitta e densa, inizialmente lontana, innocua. Poi le trasmissioni satellitari mostrarono episodi catastrofici nelle città più popolose del Giappone, lì il colore della nebbia era scarlatto come sabbia e chiunque ne venisse a contatto mostrava i sintomi di una bronchite batterica. La nebbia di rame attraversò l'Asia, l'Oceania e l'Europa finché in una decina di giorni sporcò i cieli d'America. Il bestiame moriva e l'agricoltura, a causa della carenza di sole e pioggia, era impossibile da praticare. Venne dichiarato lo stato di epidemia. Tosse, febbre alta, pelle cianotica, naso colante e lacrime agli occhi ma il sintomo peggiore era l'aggressività. Chi esalava la nebbia perdeva sé stesso, mostrava un temperamento nevrotico destinato solo a peggiorare. L'istinto primario degli infetti era affondare i canini nella carne altrui, erano disposti a tutto pur di diffondere il virus. I reparti di quarantena dei principali ospedali si riempirono nel corso del primo mese, vi furono tentativi di allargare le zone adibite al trattamento virologico ma ciò non bastò ad arginare il problema. I malati riversarono nelle strade in condizioni pietose ed il governo, preso alla sprovvista, inviò le forze armate nella vana pretesa di arrestare il contagio. La milizia indossava maschere antigas ed imbracciava fucili e carabine contro la popolazione inerme, impegnata in sommosse e guerre civili. Nel Novembre 1994 gli Stati Uniti d'America caddero, non si ebbero ulteriori comunicazioni dalla Casa Bianca.

I superstiti

1995. Sulle ceneri di un mondo distrutto sia nelle idee che nelle istituzioni la nebbia prese lentamente a dissiparsi, due anni erano bastati a capovolgere le fondamenta della società del ventesimo secolo. Alle preoccupazioni lavorative, così come gli interessi giornalieri ed effimeri, si sostituirono le necessità: scandagliare i boschi, procacciare i viveri, riscaldarsi nelle notti di gelo, ma soprattutto sfuggire alla diffusione dell'epidemia. Questi i capisaldi di una popolazione ormai disgregata, al termine del suo declino. Le persone si raggrupparono in piccoli insediamenti, nella speranza di sopravvivere ancora un giorno in più.

LIGHTHOUSE

2011. Terrence Donovan abbandonò Washington con il benestare dei suoi ex colleghi dell'USEC. All'epoca un semplice caporale maggiore, nel corso dei cosiddetti "anni dell'apocalisse" egli scalò i ranghi di quel che rimaneva dell'esercito degli Stati Uniti d'America. La fortuna di Mr. Donovan fu quella d'essere nato crudele, un individuo per cui la frase "il fine giustifica i mezzi" si concretizzava in ogni istante della quotidianità. Acconsentì all'uccisione di numerosi sopravvissuti richiedenti asilo, determinò il declino delle leve più deboli alimentando oltremodo un tossico sistema militarizzato. A questo si dovette lo sgomento dei fratelli d'arme quando nel corso di una mattinata qualunque Donovan si presentò in mensa per il suo ultimo pasto sicuro e dichiarò di volere redenzione. Più tardi si spogliò degli abiti mimetici, abbandonò il suo distintivo e lasciò i bunker dell'USEC. La decisione fu, con qualche riserbo, accettata all'unanimità; per quanto spietato Terrence era sulla soglia dei sessant'anni, non avrebbe superato la settimana, così dissero. Ignoravano i veri intenti dell'uomo, che poco prima del congedo accordò in segreto la liberazione di quindici prigionieri affinché fosse garantita la propria sopravvivenza e la loro. Fu la prima di una serie di buone azioni.

2012

Dal 2012 all'inizio del 2014. Trascorsero mesi ed al tumultuoso viaggio si unirono in molti, alcuni perirono ed altri rimasero. Terrence Donovan apprese per osmosi il significato di comunità, scoprì l'importanza della condivisione e ricominciò a sperare in un mondo unito. Illuminato dal suo sogno di redenzione egli raggiunse, stremato dalla fame e dal freddo, le profondità del Kentucky. A nord di Muldraugh c'è uno spazio ampio e verdeggiante, il terreno è fertile ed il pontile ancora integro proteso sul laghetto offre un ottimo punto per la pesca, inoltre la migrazione degli infetti è scarsa. Lighthouse, un faro nella notte, questo sarebbe stato il suo nome. Così il gruppo iniziò con le prime costruzioni: palizzate in legno destinate a diventare fortificazioni metalliche, nastri a copertura delle finestre che un giorno avrebbero lasciato spazio a doppi vetri. Decisero di aprire l'area a chiunque avesse necessità e rispettasse i loro criteri. Al crescere della popolazione, ormai messa a nuovo l'intera area, vennero istituiti dei titoli sulla falsariga di quelli ormai decaduti e dichiararono Lighthouse una città. Terrence la guidò con l'incarico di sindaco, la guardia cittadina si occupò delle problematiche interne ed il corpo dei ranger, sempre munito di maschera antigas, organizzò le varie spedizioni all'esterno. Grazie al reperimento di adeguate strumentazioni, Lighthouse si distinse per la presenza di un team medico semi specializzato.

2014

Un arresto cardiaco colse il sindaco Donovan nel suo letto, la morte sopraggiunse senza che neanche riuscisse ad avvertire il medico fidato. Il tumulto scosse la cittadina, che intanto aveva raggiunto una stabilità interna ed un numero di abitanti relativamente cospicuo. Edward Trevisani guadagnò la carica di sindaco in seguito ad un'elezione che lo vide svettare sul resto dei partecipanti, eppure la popolazione si mostrò restia ad accettare in fretta il cambio di rotta. L'ombra di Terrence Donovan aleggiava nei cuori di ognuno spingendoli ad attuare un atteggiamento rivoltoso. Trevisani, molto vicino alla guardia, approfittò della loro presa sui cittadini per convincerli ad un'accettazione repentina. Joseph Blacksmith e Kyle Anderson, membri autorevoli della comunità e dapprima fidati del defunto sindaco, presero in gestione la guardia con gli incarichi di sceriffo e vice sceriffo. I due, a seguito di una serie di scandali, costrinsero il corpo dei ranger allo scioglimento. L'ospedale di Lighthouse, grazie ad una divisione netta dei ruoli ed un approccio fortemente scientifico, divenne non soltanto fulcro di professionalità sanitaria ma anche polo nevralgico della ricerca sull'infezione. Infatti sotto il sapere visionario di Madeline Darcy, direttrice della struttura, l'edificio fu largamente ampliato affinché una vasta area fosse dedicata alle attività laboratoriali. In un breve periodo Lighthouse fronteggiò un incremento demografico massivo; l'epoca d'oro della città, quella sotto la guida di Donovan, era stata addirittura superata dalla prosperità di quell'anno. Tali benefici, tuttavia, attirarono l'attenzione dei gruppi insediati nei territori limitrofi, come la cosiddetta Chiesa Della Cometa e i Corvi.

2015

Nel Dicembre 2014 Lighthouse si preparò ad ospitare un gruppo militarizzato di sopravvissuti proveniente da Versailles. I due uomini a capo dell'organizzazione, Richard Mupper e Raphael Darcy, parevano avere rapporti con alcuni membri della comunità e rappresentarono la chiave per la risoluzione di un conflitto con i Corvi. Conclusa la faccenda gli stranieri decisero di non abbandonare la cittadina, ciò generò contrasti tra i membri dei due schieramenti - Lighthouse e Versailles - provocati dalle profonde differenze culturali. Il sentore che gli uomini di Mupper intendessero appropriarsi di Lighthouse colse la popolazione ben prima che la conquista si concretizzasse ma non venne presa alcuna misura cautelare. Nel Gennaio del 2015 Richard impose il predominio sulla città pronunciando un discorso nella piazza centrale a capo di una quarantina di uomini armati, quei pochi che manifestarono dissenso furono pubblicamente giustiziati. La pace a Lighthouse tramontò e nacque, in alcuni, la necessità di una via di fuga. In pochi riuscirono nell'intento.

La Baita 

La sopravvivenza nella baita, dissimulata tra le fitte e innevate foreste del Kentucky, riporta il gruppo di sopravvissuti ad una condizione di vita rurale. Le comodità per le quali Lighthouse si distingueva scomparvero in pochi istanti, mentre le pesanti suole degli stivali da neve iniziavano a tingersi sia del pallido rosso del sangue dei vaganti che del marrone del terriccio boschivo. Riuscirono a navigare i sentieri che conducevano alla baita grazie all'assistenza di Theodore Walker e Benjamin Wood, che l'avevano utilizzata in precedenza come rifugio. Ad ogni membro del gruppo fu richiesto un impegno attivo, dal medico al carpentiere, per sopperire alle rigide richieste dell'inverno: perfino chi non aveva mai imbracciato un'arma o uno strumento mise in gioco la propria vita e le proprie energie in seno all'autoconservazione. Durante le prime settimane l'obiettivo primario fu quello di conferire all'edificio una parvenza di sicurezza e vivibilità. Rafforzarono i punti più vulnerabili e modificarono il mobilio incrementando il numero di posti letto. In parallelo diedero inizio alla costruzione di una cinta muraria, una decisione determinata dalla volontà di seguire gli insegnamenti imparati a Lighthouse. La necessità di un capo in grado di gestire con fermezza la situazione emerse piuttosto rapidamente, il gruppo si espresse quindi tramite una celere votazione eleggendo come guide Kyle Anderson e Joseph Blacksmith.  
Al fine di salvaguardare l'intero gruppo il trattamento adottato nei confronti di disertori e traditori è molto rigido. Si predilige l'eliminazione della minaccia in favore della collettività. Con il concludersi della costruzione della barriera difensiva, ultimata in meno di un mese dal loro arrivo, la baita appare ora come un rifugio ben difendibile. Sebbene vi siano dissidi interni, è tenace la volontà di vendetta nei confronti di Richard Mupper e dei suoi scagnozzi.